Come Atlantomed ha messo ko l'emicrania cronica del boxeur




Un anno fa si è recato presso il nostro centro Atlantomed di Chiasso un imponente ragazzo di circa 35 anni.

Ricordo ancora perfettamente l’espressione di stupore dei miei colleghi appena entrato; dinnanzi a noi un ragazzo alto, muscoloso e con un collo enorme. Insomma un perfetto atleta.

Questo è uno di quei casi che a causa della mole della persona, ti auguri in modo scherzoso, di non dover trattare di prima mattina. Quel giorno invece toccò proprio a me. I miei colleghi vedendoci vicini si sono dapprima lasciati trasportare da una sana risata per poi incoraggiarmi visto il lavoro che mi sarebbe aspettato.

Una volta entrati in studio iniziò a descrivermi l’unico suo malessere: l’emicrania. Questo dolore lo avvertiva da circa 5 anni ed era ben localizzato proprio nel centro della fronte.

Mentre mi spiegava dettagliatamente il suo problema, l’iniziale e giocosa espressione del “gigante buono” si trasformò improvvisamente in profonda sofferenza.
Il solo pensiero di dover abbandonare la carriera da atleta e di dover convivere con tale disturbo lo portò a trascorrere le proprie giornate in un profondo sconforto. Prima di rivolgersi a noi effettuò tutti gli esami clinici possibili senza ottenere alcuna diagnosi ed anche i percorsi terapeutici non diedero nessun valido risultato.

Dopo tempo passato a cercare risposte l'unica deduzione possibile era quella di attribuire questa emicrania ai vari traumi subiti con il suo sport. La boxe!
Il suo spirito combattivo non lo fece desistere dal cercare un possibile rimedio ed è così che si rivolse a noi, vedendo in Atlantomed una possibile soluzione.

Nel colloquio iniziale spiegai in maniera scrupolosa quello che prevedeva la seduta e dopo aver valutato il posizionamento dell’atlante iniziai con la prima fase del trattamento.

Durante la fase preparatoria cercai di sdrammatizzare; sorridevo al pensiero di poter essere in grado di intervenire sulle tensioni muscolari grazie agli apparecchi Atlantovib4. Questo perché io rispetto a lui sono davvero minuta!

Le prime percezioni, terminato il massaggio ed effettuata la correzione, furono davvero inaspettate.
Riferì di provare un profondo benessere, una sensazione di leggerezza in tutto il corpo. Il dolore localizzato sulla fronte si stava attenuando sin da subito e questo faceva ben sperare.

Diedi i giusti consigli su come affrontare i mesi seguenti raccomandandogli di prestare attenzione almeno nei primi periodi post-trattamento.

Arrivò il giorno della seconda seduta e ritrovai con piacere il “gigante buono”, curiosa di sapere di come stava a seguito degli incontri appena disputati sul ring.
Iniziò a raccontarmi che i benefici furono sorprendenti, soprattutto le sensazioni generate dal nostro massaggio, che non vedeva l’ora di rifare. L’emicrania che condizionava tutte le sue giornate era stata messa al tappeto.

Tamara la minuta