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Influenza suina o virus H1N1

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Influenza suina o virus H1N1

di Marco Cedolin

Quando alla fine del mese di aprile i media lanciarono i primi allarmi aventi per oggetto una futura pandemia di febbre suina, si distingueva molto chiaramente la mano di Big Pharma protendersi a sostenere un’operazione dai contorni indefiniti, foriera di lucrosi profitti per le grandi multinazionali farmaceutiche, il cui fatturato è ormai superiore perfino a quello dell’industria degli armamenti.

Sostanzialmente una manovra simile a quella messa in atto con la Sars e l’influenza aviaria, volta ad instillare la “giusta” dose di paura fra le popolazioni, sufficiente per creare il fertile humus necessario a rendere giustificabile l’investimento di miliardi di euro di denaro pubblico in farmaci antivirali e vaccini tanto dannosi quanto inutili.

Oggi a distanza di circa 6 mesi la febbre suina, ribattezzata nel frattempo influenza A, è arrivata anche in Italia, quasi contemporaneamente alle prime delle 24 milioni di dosi di vaccino ordinate dal nostro governo, che comporteranno un esborso di denaro pubblico nell’ordine del mezzo miliardo di euro.

Tutto non sembra però essere andato come previsto, ...

... ad iniziare dai risultati della campagna di “terrore per la pandemia” portata avanti a livello mondiale nei mesi precedenti, vaticinando milioni di contagi e centinaia di migliaia di morti.

Gli italiani sembrano infatti avere molta più paura del vaccino, piuttosto che non dell’influenza A e tanto le autorità quanto i grandi media deputati ad orientare il pensiero delle masse si ritrovano in palese difficoltà nell’affrontare un argomento che li costringe giocoforza a cadere continuamente in contraddizione. Come se non bastasse la pericolosità del vaccino sembra risultare ogni giorno più evidente ed anche le dinamiche con cui si manifesta il virus presentano alcuni punti oscuri di assai difficile interpretazione.

Il Ministero (che non esiste più) della Salute, presieduto da Ferruccio Fazio, ha scelto fin dall’inizio una linea di condotta estremamente pacata, lontana dall’allarmismo che spesso veniva diffuso all’estero ed orientata a presentare l’eventualità della pandemia come un fenomeno facilmente controllabile e tutto sommato di scarsa pericolosità. Tale linea di condotta, fortemente condivisibile, si manifestava però in profonda distonia rispetto alla decisione di spendere una cifra astronomica nell’acquisto di un vaccino di cui non sono comprovate né l’efficacia, né tanto meno la scarsa pericolosità. Lasciando in questo modo intuire la posizione del governo, conscio della natura squisitamente commerciale dell’operazione pandemia, ma al tempo stesso costretto a chinare la testa (ed aprire il portafoglio) di fronte ad una rappresentazione teatrale alla quale sarebbe stato comunque costretto a partecipare.

Anche di fronte alle prime morti determinate dall’influenza A nel nostro paese ed alla palese reticenza a vaccinarsi messa in mostra anche da quelle categorie (medici e personale sanitario in testa) che teoricamente avrebbero dovuto essere le più condiscendenti, Fazio non ha perso assolutamente la calma, continuando a ribadire come il virus dell’influenza A sia fondamentalmente molto meno (fino a 20 volte) letale rispetto a quello dell’influenza tradizionale e come la scelta di vaccinarsi resti a totale discrezionalità del singolo individuo. Parole anche in questo caso condivisibili, ma che continuano a lasciare aperta tutta una serie d’interrogativi. Per quale ragione si è deciso di spendere mezzo miliardo di euro per acquistare il vaccino relativo ad una malattia 20 volte meno letale perfino rispetto all’influenza tradizionale? Per quale ragione a fronte di un virus di pericolosità molto modesta si sta provvedendo ad inoculare nella popolazione ritenuta a rischio un vaccino altamente pericoloso (perfino larga parte dei medici sembrano ritenerlo tale) la cui efficacia oltretutto risulta ad oggi assolutamente sconosciuta? Per quale ragione il Ministero della Salute non sembra essere in grado di produrre argomentazioni di natura scientifica riguardo al virus e al vaccino, ma si limita alla diffusione di messaggi generalisti che sembrano avere il solo scopo di evitare l’eventuale diffusione di panico e prendere tempo?

Nel corso dell’ultima settimana i casi di contagio da virus dell’influenza A in Italia sono aumentati notevolmente, così come anche il numero dei decessi (attualmente a quota 26) e degli ammalati ricoverati in gravi condizioni nei reparti di terapia intensiva e di rianimazione di molti ospedali italiani. I decessi sembrano concentrarsi particolarmente nel napoletano, dove sono morte 10 persone, e la somministrazione del vaccino ormai iniziata sta iniziando a produrre “effetti collaterali” anche di grave entità. Come se non bastasse alcuni fra i pazienti in pericolo di vita non risultano essere persone già affette precedentemente da gravi patologie (presupposto ritenuto finora indispensabile perché il virus porti a gravi conseguenze) bensì soggetti che godevano di un perfetto stato di salute.

E’ di oggi la notizia che fra i 40 medici e sanitari sottoposti nei giorni scorsi alla vaccinazione presso l’ospedale Cardarelli di Napoli, tre di loro hanno avvertito improvvisamente forti malori quali vertigini, perdita di senso e sudorazione e per uno dei soggetti si è reso perfino necessario il ricovero nel reparto di terapia intensiva. Mentre sono moltissime le persone che dopo avere ricevuto il vaccino si sono ritrovate a letto con febbre e dolori muscolari e all’estero, soprattutto in Finlandia e Svezia, già si riscontrano alcuni decessi “sospetti” la cui causa potrebbe essere attribuibile proprio alla somministrazione del vaccino contro l’influenza A.

A Torino nei giorni scorsi un uomo di 44 anni senza nessuna patologia pregressa è stato ricoverato a causa dell’influenza A in condizioni disperate all’ospedale Molinette, dove viene mantenuto in vita per mezzo della circolazione extracorporea. Sempre a Torino una ragazza di 25 anni in ottimo stato di salute, dopo avere contratto il virus è stata ricoverata in fin di vita nel riparto rianimazione dell’ospedale Maria Vittoria. In entrambi casi i primari hanno parlato di situazioni apparentemente “inspiegabili”, così come inspiegabile è parsa la scomparsa di Emiliana D’Auria, la bimba napoletana di 11 anni deceduta all’ospedale Santobono a causa dell’influenza A, senza che presentasse alcuna patologia pregressa.

Il ministro Fazio, oggi in visita a Napoli, ha continuato a rassicurare la popolazione, affermando che la situazione è sotto controllo ed il virus meno pericoloso di quanto si potesse prevedere. Invitando, come già ha fatto nei giorni scorsi, a non affollare i pronto soccorso, bensì a consultare il medico di famiglia, consigliando la vaccinazione per i soggetti a rischio. I giornali si muovono sulla stessa falsariga, nell’evidente intento di non provocare allarmismo, pur mantenendo alta l’attenzione sull’argomento al fine di giustificare la campagna di vaccinazione.

Gli italiani non danno la sensazione di essere in preda al panico, ma iniziano a prendere coscienza del fatto che autorità e media sembrano davvero non sapere che pesci prendere, limitandosi ad un’informazione generalista che non entra nel merito del problema ed è incapace di offrire risposte concrete alle domande che ogni cittadino, soprattutto se compreso fra i soggetti a rischio, non può mancare di porsi.

Siamo di fronte semplicemente all’ennesima bufala pandemia messa in scena con il solo scopo d’ingrassare i profitti di Big Pharma o la situazione (in tutto o in parte) è sfuggita di mano a qualcuno? Ha senso ricorrere alla vaccinazione quando i rischi ad essa connessa potrebbero essere superiori a quelli determinati dal virus stesso? Quanto sono attendibili i dati concernenti il numero dei contagiati stante il presupposto che la stragrande maggioranza di coloro che si ammalano non vengono sottoposti ad alcun esame volto a rilevare la presenza o meno del virus H1N1? Perché si provvede alla somministrazione di un vaccino che per ragioni temporali non ha avuto modo di essere testato in maniera attendibile, a fronte di una malattia giudicata scarsamente pericolosa? Come è possibile che lo stesso virus che produce nella maggioranza dei soggetti colpiti solo effetti di scarsa entità, risolvibili con qualche antipiretico e un paio di giorni di riposo, determini in alcuni casi conseguenze gravissime tali da condurre in fin di vita anche soggetti che non hanno alcuna patologia pregressa?

Di fronte a tante domande che probabilmente resteranno a lungo senza risposta non resta che affidarsi al vecchio buon senso, tenendosi alla larga soprattutto dal vaccino, che allo stato attuale delle cose sembra essere potenzialmente ben più pericoloso del virus che promette di combattere.

Marco Cedolin

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Re: Influenza suina o virus H1N1

Si parla sempre più della questione dell’influenza suina.
Secondo qualcuno, siamo alla vigilia di una terrificante epidemia, se non di un attacco alieno.

Come saprai, a me e a Francesca stanno a cuore la corretta alimentazione e il corretto stile di vita, che approfondiamo nel programma Energy Training…

Ma ci stanno ancora più a cuore la corretta informazione sul corretto modo di curarci.

Per questo vorrei parlarti dell’influenza suina e di tutto ciò che ci sta dietro: misteri, bufale, business (tanto business)…

Ma prima di tutto: stiamo davvero correndo dei rischi?!?

La risposta è SÌ. Ma non credo che sia a causa dell’influenza suina…

Qui il vero rischio saranno i vaccini.

E non esagero…

Da dove proviene questa mega-campagna su scala mondiale per stimolare l’uso dei vaccini? Non si era mai vista prima una roba del genere…

A Giugno l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha assegnato il livello 6 di gravità (il più alto) e ha cominciato a fare pressioni su tutti i governi affinché vaccinino i propri cittadini.

Tuttavia ci sono parecchi punti poco chiari.

1) L’Organizzazione Mondiale della Sanità NON sta monitorando i casi confermati di suina o H1N1. Perché si continua a parlare di pandemia? Dove sono tutti questi casi? Dove stanno le prove che la H1N1 causi più decessi di una qualsiasi influenza stagionale?

2) I test sui vaccini sono stati fatti velocemente: da pochi giorni a poche settimane. Questo è troppo poco per determinarne gli effetti collaterali e l’effettivo pericolo per il nostro sistema immunitario. Questi vaccini non sono stati accuratamente testati e dunque sono, per definizione, pericolosi. Perché tutta questa fretta di immetterli sul mercato?

3) Il cartello Big Pharma (che include tutte le maggiori case produttrici di farmaci del mondo, da GlaxoSmithKline a Baxter, Novartis e altre) ha ottenuto dai governi l’immunità. Cioè, se ci dovessero essere morti o danni permanenti causati dai vaccini, non vi sarà alcuna possibilità di ricorso. Perché questa immunità, se il vaccino è sicuro?

4) La Baxter, una delle maggiori produttrici di vaccini, è indagata in Europa per avere (inavvertitamente?!?) mescolato virus vivi dell’influenza aviaria in una enorme fornitura (72 chili) di vaccini a 18 Paesi di ogni parte del mondo. Praticamente un atto di bio-terrorismo su scala mondiale… È stato un “errore”? È stata una nuova prova del “conflitto di interessi” insito nelle multinazionali del farmaco? Ma soprattutto… Perché questa azienda è ancora “in business”, e continua a fornire vaccini e medicinali in tutto il mondo?

I mass media, nel frattempo, vanno a nozze con la “notizia” della pandemia e contribuiscono a far lievitare la paura.

Ogni potenziale caso di influenza suina - che di solito danno per “suina” prima ancora che sia confermato - fa notizia e fa vendere giornali.

Ma già in passato ci sono stati casi di influenze epidemiche create a tavolino, “curate” con vaccini che hanno reso ricchi i produttori e causato danni permanenti o la morte di molte persone (cerca online le scioccanti storie della “epidemia” americana del 1976, o del famigerato vaccino antipolio Salk).

Solo per l’influenza suina, nei soli Stati Uniti, il guadagno totale per gli ordini di vaccini ammonta a circa 7 miliardi di dollari. Il “business dei vaccini” si nasconde dietro alla bizzarra campagna mondiale cui stiamo assistendo?

Se si trattasse davvero di una cura necessaria, diciamo pure che 7 miliardi di dollari sarebbero tutti meritati…

Ma se così non fosse? Se il terrore della epidemia fosse stato costruito ad arte, senza riscontri nella realtà? E se i vaccini fossero non solo inutili, ma altamente dannosi?

Vaccini tossici?

Qui non sto inventando nulla: si tratta di una polemica (e di una battaglia) che va avanti ormai da decenni.

Gli ingredienti e i fogli illustrativi dei vaccini sono ormai di dominio pubblico e si trovano tranquillamente online.

Quelle sostanze che dovrebbero salvarci dalla fine del mondo, in realtà contengono tessuti, adiuvanti e potenzianti estremamente nocivi.

Inoltre, nella fretta di mettere in vendita questi vaccini, le case produttrici si “dimenticano” spesso di segnalare tutti i possibili danni.

I test, spesso condotti dalle stesse case produttrici, offrono inoltre un livello di affidabilità piuttosto discutibile… (rieccoci al “conflitto di interessi”).

Ma diamo un’occhiata a cosa si trova nei vaccini per l’influenza suina prodotti dalle 3 maggiori case farmaceutiche mondiali:

1) Il vaccino anti-suina di GlaxoSmithKline Plc

Tra i suoi ingredienti:

Adiuvante alluminio (componente che danneggia il sistema immunitario e crea gravi disfunzioni cognitive), AS03: squalene (adiuvante che causa infiammazioni alle giunture, lupus e “sindrome da affaticamento cronico”), Daronrix (vaccino della Glaxo contro l’influenza aviaria), Formaldeide (nota sostanza cancerogena e tossica per l’apparato riproduttivo e per lo sviluppo), Octoxynol 10 (emulsionante, umidificante e antischiuma che può alterare l’attività metabolica, danneggiare le membrane e causare un rapido declino delle funzioni delle cellule), Polisorbato 80 (ingrediente noto per provocare infertilità, convulsioni epilettiche, aborti spontanei, e shock anafilattici anche mortali), Thimerosal (a base di mercurio, 50 volte più tossico del mercurio stesso, causa di gravi disfunzioni del sistema immunitario, neurologico e turbe motorie e comportamentali).

2) Cevalpan, il vaccino anti-suina di Baxter International

Tra i suoi ingredienti:

Cellule Vero (cellule in coltura dal rene di una scimmia africana, prodotte in maniera molto dubbia, del cui processo non si sa ancora nulla), Trometamolo (composto organico che può essere nocivo se inalato, di cui non sono stati resi noti gli effetti a lungo termine), Cloruro di sodio polisorbato 80 (vedi sopra).

3) Focetria, il vaccino di Novartis International AG

Questo è il vaccino attualmente in distribuzione in Italia. Tra i suoi ingredienti figurano:

Linea cellulare proprietaria (di provenienza ignota), Squalene (vedi sopra) e Span85 o Sorbitano Trioleato (emulsionante e addensante, usato anche come pesticida, è tossico e può avere effetti cancerogeni, neurotossici e di blocco della crescita nei bambini). Particolarmente allarmante: l’adiuvante “proprietario” MF59: derivato oleoso di un prodotto ideato per la guerra del Golfo, con capacità altamente distruttive per il corpo umano. Alcuni esperti della sanità affermano che questo principio debba rientrare nella categoria delle armi biologiche o farmacologiche. La legislazione impone che l’utilizzo del MF59 debba essere molto limitato negli esperimenti sugli animali e non prevede assolutamente il suo utilizzo sugli uomini (ma si sa: le case farmaceutiche sono al di sopra della legge). Molti immunologi sostengono che una dose anche microscopica di poche molecole di adiuvante, iniettata nel corpo umano, possa causare gravi e permanenti disturbi al sistema immunitario. La FDA americana al momento non ha ancora approvato l’utilizzo di MF59 in qualsiasi vaccino. Eppure troviamo questo adiuvante nel “Focetria” distribuito e somministrato in Italia proprio in questo momento.

Detto questo…

Come dovrei concludere questo articolo? Invitandoti a non vaccinarti e, soprattutto, a non far vaccinare i tuoi figli? (Già si parla di vaccinazioni di massa nelle scuole!).

La decisione finale spetta a te.

Io la mia l’ho già presa. Credo nella Natura, e non nelle multinazionali farmaceutiche.

Tu prendi la tua. Ma, per favore, prima di decidere: informati bene.

In bocca al lupo, per tutto quello che ti sta a cuore,

Italo Cillo
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Epilogo della pandemia H1N1

Siamo arrivati all'epilogo della pandemia della febbre suina, l'epopea del virus H1N1, il virus più bistrattato della storia per combattere il quale sono stati stanziati miliardi di franchi/euro/dollari.
Uno sforzo di incredibili proporzioni, per averne un'idea immagina quasi tutti gli eserciti della terra che dichiarano guerra a un innocuo gattino che si lecca la zampina crogiolandosi al sole su un vecchio muro di cinta in mattoni. Per poi scoprire che il gattino è di terracotta dipinta, non potrebbe graffiare nessuno nemmeno se volesse!
I ministri della salute della maggior parte dei paesi del mondo hanno fatto spendere con le loro direttive esecutive miliardi di euro in tutto il mondo per l'approvvigionamento di milioni di dosi di vaccino per combattere la “pandemia”.
Questo è avvenuto nonostante ci fossero fonti attendibili che avvertivano che si trattava di una bufala, di una campagna di marketing di Big Pharma per vendere le sue schifezze velenose in fialette. In internet puoi cercare e trovare quantità incredibile di materiale che descrive e dimostra che la pandemia suina era un bluff e che il vaccino fa più danno che bene, anzi di bene proprio non ne fa se non al portafoglio degli azionisti delle case farmaceutiche.

Le loro statistiche hanno avuto delle impennate, e chi avesse compreso cosa stava succedendo avrebbe potuto guadagnare un bel gruzzolo acquistando all'inizio della campagna della pandemia un bel po' di azioni delle case farmaceutiche. Non l'ho fatto per ragioni etiche, considero le case farmaceutiche industrie di morte al pari delle fabbriche di armi, ma di certo alcuni per cui quel genere di ragioni hanno valore nullo hanno preso la palla al balzo.
Se facessi una piccola survey nell'ambiente dei media e della politica, forse potresti trovare più di un giornalista, direttore di TG e altri addetti ai lavori e parlamentari che hanno acquistato quel genere di titoli.
Quanto irrazionale o criminale è l'operato di tali ministri della salute che hanno spinto, promosso e infine determinato l'acquisto di montagne di dosi di vaccino?
Qual è l'entità del danno perpetrato ai cittadini?
Qual è il motivo che ha spinto i ministri a optare per l'acquisto di vaccini per combattere una pandemia esistente solo nella fervida immaginazione delle compagnie di PR incaricate da Big Pharma di promuoverla con una campagna di marketing senza precedenti basata su dati credibili ma inventati? Per combattere un “agente influenzale” meno virulento di quello della “normale” influenza stagionale”?
Perché non viene fatta alcuna inchiesta per verificare le ragioni di tale spreco di denaro pubblico?
Facciamo un esempio in piccolo della stessa dinamica di un simile comportamento in un'azienda, un'affermata falegnameria, prospera e con un management oculato ed efficiente.
Il Direttore dell'Ufficio Acquisti, dopo averne discusso con gli executive della divisione tecnica, ottiene l'approvazione per l'acquisto di un milione di euro di chiodi da 10 mm x 8 perché ha saputo che probabilmente non verranno più prodotti. L'uso di chiodi di tale misura è comunque sporadico e un acquisto di tale entità non ha alcun senso.
Quando il titolare se ne rende conto, lo chiama nel suo ufficio e per prima cosa gli chiede: “Ma sei un idiota? Cosa ce ne facciamo di tutti sti chiodi che ne usiamo una decina al mese?"
Non finirebbe comunque lì, verrebbe aperta un'inchiesta per sapere se il Direttore dell'Ufficio Acquisti sta prendendo bustarelle o regali spropositati da indurlo a fare acquisti contro gli interessi dell'azienda.
Che sia idiota o corrotto, in entrambi i casi verrebbe licenziato in tronco con una richiesta di risarcimento danni.
Riguardo all'operato del ministro della salute, il titolare, ovvero il Popolo Sovrano, cioè noi, ha il diritto di chiedere al suo dipendente in alta carica, ben retribuito fra l'altro, di rendere conto del suo operato, cosa che non viene nemmeno sfiorata.
La pandemia non c'è stata, i vaccini sono quasi tutti inutilizzati, per fortuna per la nostra salute, e non viene fatto nulla, non uno straccio di inchiesta, solo qualche innocua domanda a cui il ministro risponde con una risposta probabilmente prefabbricata dalle agenzie di PR delle case farmaceutiche: “La fornitura dei vaccini per l'influenza A e' stata pianificata secondo il principio di precauzione"
Come biasimarlo? Dovremmo essere grati perché si è preoccupato per la nostra salute, e chiedere la sua rielezione anche per la prossima legislatura? Perché non nasce in te questo sentimento di gratitudine nei confronti del ministro della salute? La sensazione è di essere stati fregati e di pagare per dei vaccini inutili a beneficio delle case farmaceutiche che se la ridono, e che probabilmente non dimenticheranno di ricompensare i loro benefattori.
Non tutti i ministri hanno applicato il “principio di precauzione”. L'eccezione è ben rappresentata da Ewa Kopacz, il ministro della salute polacco. Dovremmo pensare che sia una persona irresponsabile che non si è presa cura della salute dei suoi cittadini?
Il ministro della salute polacco Ewa Kopacz ha fatto questa domanda in risposta alla richiesta di acquisto dei vaccini: "Qual è il dovere di un ministero della Sanità? Agire nell'interesse dei cittadini oppure fare gli interessi delle case farmaceutiche?"
Ewa spiega che ogni anno 1 miliardo di persone prende l'influenza stagionale in tutto il mondo. E di queste un milione ogni anno muore. Sono grandi numeri, eppure nessuno mai ha parlato di pandemia per l'influenza stagionale. Nonostante il numero elevato nessuna menzione sui media mentre si sta creando un pandemonio per poche centinaia di morti della suina, presunti fra l'altro.
Ewa termina il suo discorso in parlamento ricordando che la Polonia è uno stato in cui ancora esiste saggezza, i polacchi sanno discriminare il vero dal falso con facilità. Riconoscono a colpo d'occhio una situazione reale da un imbroglio.
Ora ci ritroviamo con milioni di dosi inutilizzate. E oltre al denaro speso per l'acquisto, questi vaccini devono essere mantenuti in celle frigorifere per impedire che si guastino, e tutto questo costa decine di migliaia di euro al giorno. Dovranno essere mantenuti “freschi” fino alla loro data di scadenza, dopo di che verranno affidati ad aziende specializzate per lo smaltimento di rifiuti speciali, spendendo tanto altro denaro pubblico.
Adesso si spera di rivenderli a qualche governo del terzo mondo a prezzi di saldo, asserendo che fino a quando non sono scaduti non possiamo parlare di denaro pubblico sprecato. Ma sarà davvero difficile anche svendere i vaccini, come è difficile trovare ministri della salute idioti che comprano vaccini inutili senza alcun tornaconto, dato che le case farmaceutiche non premiano l'acquisto di vaccini di seconda mano, ma solo quelli che escono dai loro magazzini.
L'OMS suggerisce di donarli ai paesi del terzo mondo. Un modo elegante di liberarsi a basso costo di rifiuti speciali. Non ci sarà bisogno di smaltirli con costosi processi, i corpi delle popolazioni dei paesi "in via di sviluppo" faranno da discarica.
Ora c'è il terremoto di Haiti, il nuovo business mediatico e ogni stato cerca di prendere la sua fetta della torta degli aiuti e della ricostruzione. La pandemia suina ha perso quote di share, quel business è ormai concluso.
Tuttavia qualcuno vuole ora vederci chiaro...
Pharmamedia
Che cos'è Pharmamedia? Se vuoi vendere i farmaci a tonnellate, Pharmamedia è l'agenzia mondiale per pubblicizzarli con qualsiasi metodo, anche in violazione di qualsiasi principio etico, per mezzo di spin ingannevoli, disinformazione e persino bio-terrorismo.
PharmaMedia controlla la “mente di massa”, chiamala pure “opinione pubblica”, in modo più efficace di qualsiasi operazione segreta psicologica nella storia del mondo.
L'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa (PACE), ha tenuto un'audizione “segreta” sulla apparente manipolazione da parte di Big Pharma della campagna globale dell'influenza H1N1 messa in atto dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Gli esperti predicono che su questa audizione verrà fatto mantenere il silenzio da PharmaMedia, dato che controlla le notizie del mainstream.
Questa indagine è indirizzata alla falsa classificazione di pandemia da parte dell'OMS e alle promozioni, effettuate dal cartello farmaceutico, dei vaccini per l'influenza suina non sufficientemente testati, e che ora stanno provocando più danni che bene. Inoltre i vaccini e i farmaci come il Tamiflu, gravano finanziariamente sui governi e avvelenano le persone a livello globale.
Molte nazioni in Europa sono alquanto arrabbiate per ciò che l'OMS ha fatto e per aver stabilito che esistesse una pandemia, quando c'era solo una leggera influenza, e questo tutto a favore di quelle società che hanno preparato i piani della pandemia, e che avevano solo bisogno del giudizio favorevole della OMS per mettersi al comando delle operazioni e incamerare tutti questi soldi.
Ci si aspetta che il Consiglio prenda in considerazione gli inspiegabili proclami improvvisi sull'H1N1 istigati dal guru pubblicitario di Big Pharma, pagato per rispondere alla diffusa sfiducia nei confronti della supposta temibile influenza e delle montature ai fini della vendita dei vaccini.
I promotori della pandemia globale hanno usato messaggi spaventosi per convincere gli scienziati, i medici, e intere popolazioni a livello mondiale che la pandemia dell'H1N1 minacciava di uccidere milioni di persone. Invece, il virus ha causato solo una piccola frazione dei morti che avvengono nel corso di una normale stagione influenzale.
In ogni caso è improbabile che questa inchiesta farà alcuna differenza significativa nella percezione del pubblico in quanto le industrie farmaceutiche hanno una incredibile abilità nell'indirizzare i loro alleati dei media alla rimozione di controversie, specialmente questi tipi di scandali esplosivi.
Fra l'altro questa audizione è già stata oscurata dal carrozzone del terremoto di Haiti, che capita proprio a fagiolo, quasi da far pensare che sia stato provocato.
Poche persone realizzano l'esistenza di collegamenti tra le principali aziende farmaceutiche che producono il vaccino per l'H1N1 e i magnati dei media, presenti anche nei consigli di amministrazione delle società leader di BigPharma.
I magnati dei media tessono notizie false e formano vere e proprie mentalità di massa artificiali che hanno un impatto sulla geopolitica, l'economia e le politiche governative a favore di BigPharma perché hanno investito denaro in modo massiccio nel cartello dei farmaci. L'oscuramento delle notizie e la propaganda promozionale sono tutto ciò che è necessario per mantenere lo status quo a favore della frode e dell'omicidio di massa in corso.
Questo inverno persino l'influenza stagionale non si è sviluppata, e i tam tam su internet per la suina hanno fatto sì che molti non si vaccinassero nemmeno per la “normale”.
Dato che ora praticamente nessuno pensa di vaccinarsi per l'influenza, le autorità mediche, per cercare di recuperare clienti, dichiarano che quest'anno il picco influenzale non è avvenuto a dicembre come si prevedeva grazie alla profilassi per l'influenza suina, ma avverrà in marzo, dando ad intendere che occorre vaccinarsi, c'è ancora il rischio di prendersi l'influenza.
Come se “l'influenza stagionale” si fosse messa in coda aspettando il suo turno in attesa che la pandemia suina si manifestasse in tutta la sua potenza. Questo ultimo meschino e ingenuo tentativo di vendere vaccini ad oltranza è un insulto anche alla poca intelligenza degli idioti.

tratto da https://www.medicinenon.it
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Matteo

Re: Influenza suina o virus H1N1

Influenza A, truffa sui vaccini H1N1
Indagato dirigente della Novartis
Gli investigatori ipotizzano un danno all’erario di 2,7 milioni che potrebbe salire fino a 16 milioni. Perquisita la sede della casa farmaceutica


SIENA - I carabinieri del Nas stanno perquisendo la Novartis a Siena e la sede a Varese della Novartis Farma. Sotto inchiesta è finito l’amministratore delegato della Novartis Vaccines and diagnostics, Francesco Gulli, l’ipotesi è quella di truffa aggravata ai danni dello Stato per i vaccini della pandemia di influenza A , conosciuta come la «suina».

DANNO DI DUE MILIONI E 700 MILA EURO - Gli inquirenti sospettano che per contrastare la pandemia di influenza A(H1N1) insorta nel 2009 siano stati venduti allo Stato due vaccini facendo lievitare volutamente i costi di produzione. In altri termini, l’accusa è quella di aver gonfiato il costo dell’adiuvante del 500 per cento riuscendo ad ottenere un maggior indennizzo da parte del Ministero della Salute che ha sborsato oltre due milioni e 700mila euro in più relativamente al solo vaccino per la pandemia.

MA IL DANNO POTREBBE SALIRE FINO A 16 MILIONI - Ma il danno all’erario otrebbe salire da 2,7 milioni di euro a oltre 16 milioni. Lo scrivono in una nota i carabinieri del Nas di Firenze. Gli investigatori, infatti, ipotizzano che sia stato gonfiato il prezzo non soltanto in fase di risarcimento del danno, quando il ministero chiese lo stop della fornitura, ma anche all’origine, quando venne stipulato il contratto d’acquisto

LA SOVRAFATTURAZIONE - Nel 2009, in allarme pandemia H1N1, su impulso dell’Oms lo Stato italiano stipulò con Novartis un contratto per la fornitura di 24 milioni di dosi di vaccino, per un costo di oltre 184 milioni di euro. Nel 2010, dopo il cessato allarme, il ministero chiese di interrompere la fornitura: per le dosi acquistate, oltre 12 milioni, erano stati spesi 97,6 milioni. È quanto emerge nell’indagine senese. Per il risarcimento legato allo stop della produzione, la Novartis ricevette 19,8 milioni di euro. L’accusa ipotizza che il risarcimento venne calcolato sulla base del prezzo fittiziamente gonfiato da Novartis di un componente essenziale del vaccino, l’adiuvante MF59. Il costo sarebbe stato incrementato grazie a una serie di sovrafatturazioni fra le società dal gruppo.

INDAGINI SULLA FORNITURA E SUL PREZZO - Le perquisizioni disposte dalla procura di Siena nelle sedi della Novartis mirano anche ad appurare se, oltre che sulla fornitura del vaccino contro l’H1N1, il Focetria, vi siano state irregolarità pure nella determinazione del prezzo per il vaccino influenzale stagionale, il Fluad. Entrambi sono prodotti dalla Novartis e sono stati acquistati dal ministero. I due vaccini hanno come adiuvante l’Mf59. Secondo l’accusa, nella determinazione del danno subito per l’interruzione delle forniture del vaccino H1N1, la Novartis avrebbe gonfiato il prezzo dell’Mf59, con un ricarico del 500% (3.964 euro al litro invece che 660) grazie a sovrafatturazioni infragruppo fra le consociate italiana, americana e tedesca. Secondo l’accusa, tale sistema avrebbe indotto in errore i componenti della commissione del ministero della salute per il risarcimento del danno legato al Focetria. Gli investigatori del Nas sospettano che ciò possa essere avvenuto anche con l’Aifa, che determinò il prezzo del Fluad.

LE ACCUSE RIGUARDANO ANCHE LA DIVISIONE VACCINI - Le accuse riguardano, per illecito amministrativo, anche la società Novartis Vaccines Diagnostics, per non aver adottato quei modelli organizzativi che avrebbero dovuto prevenire il reato di truffa contestato al suo amministratore delegato. Le perquisizioni sono state disposte dal pm di Siena Aldo Natalini. L’indagine è collegata ad un secondo fascicolo, sempre senese, in cui vengono ipotizzati reati fiscali.

LA REPLICA DELLA NOVARTIS - L’operato della Novartis «è, ed è sempre stato, improntato al pieno rispetto della legge e delle disposizioni vigenti»: lo afferma l’azienda in una nota in seguito alle perquisizioni, in corso nelle sedi del gruppo farmaceutico Novartis, a Siena e a Origgio. «L’azienda desidera sottolineare - si legge anche nella nota - che il Novartis rinnova la sua disponibilità a collaborare pienamente con le autorità competenti, verso le quali nutre la massima fiducia».

Fonte: http://corrierefiorentino.corriere.it/f ... 7892.shtml
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