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Mal di testa costante
- Daniela
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Mal di testa costante
Mal di testa costante
racconto di una studentessa
di Daniela D. fisioterapista – 24 Giugno 2020
La storia che racconto oggi riguarda una giovane ragazza. Si accomoda nella stanza per il colloquio che precede il trattamento e come di consuetudine le chiedo di parlarmi dei suoi sintomi e di come essi condizionino la sua vita.
Mi fa sempre un po' effetto trattare i ragazzi, nessuno crede che si possano avere dei disturbi invalidanti già a questa età, invece sono molti i 20enni che si presentano già in pessima salute.
La ragazza mi racconta che è iscritta all’università ed è molto motivata allo studio, ma soffre di un mal di testa praticamente costante che le impedisce di svolgere il suo dovere di studentessa come vorrebbe. Appare molto dispiaciuta da questa situazione in quanto sottolinea che i suoi genitori hanno fatto tanti sacrifici per permetterle di continuare gli studi e lei sente di deluderli.
Continua il discorso dicendomi che durante il primo anno di università aveva degli ottimi voti e riusciva a sostenere tutti gli esami rispettando i tempi, poi ha avuto uno stupido incidente automobilistico con il suo ragazzo. Sul momento non aveva dato importanza all’evento, non avendo avuto immediatamente dei disturbi importanti, ma dopo alcune settimane ha iniziato a soffrire di cervicalgia e cefalea.
Tali disturbi sono andati ad aumentare nel tempo, tanto da condizionare lo studio e la vita sociale. Prendendo degli antinfiammatori e degli antidolorifici riusciva ad avere un miglioramento dei sintomi per qualche ora, ma poi tornavano come prima, costanti.
Facendole le foto posturali si rende evidente una posizione antalgica del corpo, con il capo anteriorizzato e la curva cervicale fisiologica praticamente assente. Svolgo il trattamento e le dico di avere pazienza in quanto il suo corpo ha bisogno del tempo necessario per riequilibrarsi in una posizione più corretta.
Tornata per la seconda seduta la ragazza mi racconta che sta decisamente meglio, il mal di testa ora è sporadico e le viene solo quando sta molte ore di fila "a testa bassa" a studiare. Nel frattempo è riuscita a dare un esame all’università ottenendo un ottimo voto e ha ripreso ad uscire in compagnia. Le chiedo se prende ancora i farmaci per il mal di testa e lei si sofferma a pensare: "forse solo in un paio di occasioni" dice, "ma non mi ricordo bene".
Nelle foto posturali di controllo la posizione della testa della ragazza è ora perpendicolare alla colonna vertebrale, lo sguardo dritto e il baricentro si è riequilibrato. "Adesso sei dritta!" le dico soddisfatta. Consiglio alla mia giovane paziente di non stare troppo tempo con il collo fermo nella stessa posizione, ma di imporsi ogni tanto una piccola pausa. Lei sorride e mi ringrazia. Non vede l’ora di laurearsi, per gratificare se stessa e i suoi genitori; conclude dicendomi "sai… avevo la sensazione di buttare via gli anni migliori della mia vita".
Daniela Diomede, specialista dell'Atlante
FONTE: https://atlantomed.eu/it/blog/mal-di-testa-costante
racconto di una studentessa
di Daniela D. fisioterapista – 24 Giugno 2020
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La storia che racconto oggi riguarda una giovane ragazza. Si accomoda nella stanza per il colloquio che precede il trattamento e come di consuetudine le chiedo di parlarmi dei suoi sintomi e di come essi condizionino la sua vita.
Mi fa sempre un po' effetto trattare i ragazzi, nessuno crede che si possano avere dei disturbi invalidanti già a questa età, invece sono molti i 20enni che si presentano già in pessima salute.
La ragazza mi racconta che è iscritta all’università ed è molto motivata allo studio, ma soffre di un mal di testa praticamente costante che le impedisce di svolgere il suo dovere di studentessa come vorrebbe. Appare molto dispiaciuta da questa situazione in quanto sottolinea che i suoi genitori hanno fatto tanti sacrifici per permetterle di continuare gli studi e lei sente di deluderli.
Continua il discorso dicendomi che durante il primo anno di università aveva degli ottimi voti e riusciva a sostenere tutti gli esami rispettando i tempi, poi ha avuto uno stupido incidente automobilistico con il suo ragazzo. Sul momento non aveva dato importanza all’evento, non avendo avuto immediatamente dei disturbi importanti, ma dopo alcune settimane ha iniziato a soffrire di cervicalgia e cefalea.
Tali disturbi sono andati ad aumentare nel tempo, tanto da condizionare lo studio e la vita sociale. Prendendo degli antinfiammatori e degli antidolorifici riusciva ad avere un miglioramento dei sintomi per qualche ora, ma poi tornavano come prima, costanti.
Facendole le foto posturali si rende evidente una posizione antalgica del corpo, con il capo anteriorizzato e la curva cervicale fisiologica praticamente assente. Svolgo il trattamento e le dico di avere pazienza in quanto il suo corpo ha bisogno del tempo necessario per riequilibrarsi in una posizione più corretta.
Tornata per la seconda seduta la ragazza mi racconta che sta decisamente meglio, il mal di testa ora è sporadico e le viene solo quando sta molte ore di fila "a testa bassa" a studiare. Nel frattempo è riuscita a dare un esame all’università ottenendo un ottimo voto e ha ripreso ad uscire in compagnia. Le chiedo se prende ancora i farmaci per il mal di testa e lei si sofferma a pensare: "forse solo in un paio di occasioni" dice, "ma non mi ricordo bene".
Nelle foto posturali di controllo la posizione della testa della ragazza è ora perpendicolare alla colonna vertebrale, lo sguardo dritto e il baricentro si è riequilibrato. "Adesso sei dritta!" le dico soddisfatta. Consiglio alla mia giovane paziente di non stare troppo tempo con il collo fermo nella stessa posizione, ma di imporsi ogni tanto una piccola pausa. Lei sorride e mi ringrazia. Non vede l’ora di laurearsi, per gratificare se stessa e i suoi genitori; conclude dicendomi "sai… avevo la sensazione di buttare via gli anni migliori della mia vita".
Daniela Diomede, specialista dell'Atlante
FONTE: https://atlantomed.eu/it/blog/mal-di-testa-costante
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