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SCIENZA SENZA REGOLE: Ottenuta crema antirughe dai fetiumani
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Sei libero di rimanere sofferente, sei libero di essere malato, sei libero di farti curare come preferisci, sei libero di rovinarti con i farmaci, sei libero di credere a chi vuoi, sei anche libero di farti infinocchiare, sei libero di collezionare tutte le malattie che vuoi, sei libero di rovinarti come preferisci, sei anche libero di rimanere ignorante sul come funzionano le cose. Ma per favore...
...dopo esserti preso tutte le libertĂ che volevi, non venire in questo forum a scrivere le solite sciocchezze, basate su preconcetti e pregiudizi, solo per il fatto che non seguiamo la corrente e la pensiamo in modo differente.
Sei un essere libero⌠sei libero di scegliere se far spiccare il volo
ai tuoi ragionamenti o tenere le tue idee intrappolate in una scatola.
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SCIENZA SENZA REGOLE: Ottenuta crema antirughe dai fetiumani
LA SCIENZA SENZA REGOLE PRODUCE ABERRAZIONI aborti nascita parziale, banche clandestine di organi umani, bambini estratti dal seno materno in stato di vita per garantire organi intatti alla ricerca scientifica, verifiche dei pesticidi su embrioni umani, ecc. A 180 dollari si può comprare negli USA su prescrizione medica e via internet in Europa per 90 euro, la crema antirughe ottenuta da feti umani abortiti. I ricercatori dellâUniversitĂ di Losanna durante le operazioni sui feti nellâutero, si resero conto che i bambini, una volta nati, non avevano alcuna cicatrice.Verificata lâipotesi, i ricercatori di Losanna hanno deciso di associarsi ad un laboratorio privato, Neocutis, autorizzandolo a commercializzare la prima crema antirughe a base di cellule di pelle di fetaIi responsabili di Neocutis hanno dichiarato al giornale Le Parisien: ÂŤIn nessun caso, noi incoraggeremo lâabortoÂť. Molti prodotti di tale casa contengono linee cellulari di origine fetale.Le virtĂš di queste cellule di feto si sono allora rese evidenti: queste ultime potevano essere efficaci per trattare le vittime di ustioni. Un male per un bene?
THE GUARDIAN NEL 2004 ha pubblicato un articolo che illustra come una compagnia cinese usi i feti abortiti per la fabbricazione di cosmetici.In generale, molte ricerche âmedicheâ sono state effettuate, e lo sono ancora oggi, sui bambini abortiti ancora in vita.Il dottor Lawrence Lawn del Dipartimento di Medicina Sperimentale di Cambridge negli anni â70 compiva esperimenti su bimbi vivi abortiti. La sua giustificazione è stata: âUsiamo semplicemente per il bene dellâumanitĂ qualcosa che è destinato allâinceneritore⌠non li avrei mai fatti su un bambino vivo. Questo non sarebbe giustoâ. Sempre in Inghilterra, la Langhman Street Clinic (specializzata in aborti) vendeva feti vivi tra la 18a e la 22a settimana al Middlesex Hospital. Philip Stanley, portavoce della Clinica, ha dichiarato: âLa posizione è chiara. Un feto deve avere 28 settimane di vita perchĂŠ sia riconosciuto legalmente come essere umano. Prima di questo momento equivale a spazzaturaâ.Le cliniche abortive rivendono a industrie farmaceutiche oppure ad istituti di ricerca i feti abortiti. CosĂŹ nel silenzio felpato di questi âluoghi di morteâ si è sviluppato un importante traffico che si stende su scala mondiale, e che nellâanno 2000 fruttava giĂ un miliardo di dollari americani.
CERTE CLINICHE CONSIGLIANO LA DONNA GRAVIDA DI RITARDARE LâABORTO.Fanno questo con lo scopo (non espresso) di ricevere bambini ben sviluppati, con organi funzionali, in perfette condizioni. Questi bambini di 18 settimane e piĂš vengono estratti tramite un taglio cesareo. Con questo sistema il medico abortitore è in grado di soddisfare le piĂš rigorose specificazioni dellâacquirente: lâindustria farmaceutica, cosmetica o ricercatori universitari. Il cliente, che pagherĂ il feto abortito tra i 70 e i 150 dollari lo riceverĂ col certificato che dice: estratto dal seno materno âin stato di vitaâ.Secondo la rivista Time Magazine, il commercio degli organi umani è una cruda realtĂ , ed in certi paesi i bambini della strada vengono catturati per alimentare le âbanche clandestine dâorgani umaniâ.Ecco alcuni esempi denunciati da giornalisti di come alcuni bambini abortiti sono stati sfruttati allo scopo di fornire organi umani.Certi vaccini contro lâinfluenza vengono prodotti utilizzando polmoni di bambini abortiti, in sostituzione di uova di anitra. Il 9 Gennaio 1980, la rivista Chemical Week ha rivelato che alcuni scienziati hanno tentato di produrre un vaccino contro il raffreddore. Per far questo avevano iniettato un virus di questa malattia nel dotto nasale di bambini non nati. Il 26 Luglio 1980, un giornale di Chicago, il Sun Time, ha riportato la notizia di esperienze fatte per verificare lâazione dei pesticidi sugli embrioni umani. Una ditta farmaceutica si è servita di 14 piccoli abortiti per provare lâefficacia di alcuni prodotti da utilizzare contro lâipertensione.
RENI DEI BAMBINI NON NATI SONO UTILIZZATI PER COLTIVARE VIRUS nelle ricerche sullâimmunologia e la biochimica. Gli intestini di bambini non nati sono utilizzati copiosamente nella preparazione del vaccino Salk, contro la Poliomielite.Il 17 marzo 1996, una domenica, la televisione francese ha diffuso in rete nazionale unâemissione intitolata: âGli embrioni u testa deve rimanere bloccata allâinterno dellâutero materno, la faccia in giĂš. Trovandosi in questa posizione il bambino non può gridare. Allora, mentre il bambino si agita disperatamente, il medico gli perfora il cranio presso la nuca, vi introduce un tubo e gli aspira il cervello. Un momento prima che il cranio sia vuotato del suo contenuto, il corpicino smette di agitarsi. Finito di succhiare, il medico tira fuori il corpicino e lo smembra. Separa le parti negoziabili, specialmente il cervello, e le confeziona non dimenticando di menzionare la garanzia: âIn stato di vitaâ.mani sono utilizzati nel mondoâ. Tra lâaltro, la rete nazionale ha divulgato una tecnica nuova chiamata ânascita parzialeâ. Il medico prepara il corpo del bambino in modo che si presenti con le gambe e non con la testa.
ANCORA OGGI BAMBINI ABORTITI SONO USATI COME CAVIE DI LABORATORIO.In particolare, per la preparazione di alcuni tipi di vaccino. Ă quanto riporta, nel 2005, la Pontificia Accademia per la Vita nella dichiarazione âRiflessioni morali circa i vaccini preparati a partire da cellule provenienti da feti umani abortitiâ: âDal punto di vista della prevenzione di malattie virali come la rosolia, la parotite, il morbillo, la varicella, lâepatite A, è chiaro che la messa a punto di vaccini efficaci contro tali malattie, e il loro impiego nella lotta contro queste infezioni fino alla loro eradicazione, mediante una immunizzazione obbligatoria di tutte le popolazioni interessate, rappresenta indubbiamente una âpietra miliareâ nella lotta secolare dellâuomo contro le malattie infettive e contagiose. Tuttavia, questi stessi vaccini, poichĂŠ sono preparati a partire dai virus raccolti nei tessuti di feti infettati e volontariamente abortiti, e successivamente attenuati e coltivati mediante ceppi di cellule umane ugualmente provenienti da aborti volontari, non mancano di porre importanti problemi eticiâ. La produzione prosegue, nonostante in molti casi esistano alternative moralmente lecite con cellule ottenute da linee animali. Certo è che vi è una coincidenza temporale tra la scoperta di tali vaccini a fine anni â60 â inizio anni â70 e la concomitante âesplosioneâ di leggi abortiste nei paesi cosiddetti âdemocraticiâ. Secondo le parole di Marshall McLuhan alla âmeccanicizzazione della morteâ e al âsonnambulismo collettivoâ di fronte a simili trattamenti della vita ricordiamo ciò che Giovanni Paolo II scrisse nellâEvangelium vitae (1995): âRitroviamo lâumiltĂ e il coraggio di pregare e digiunare, per ottenere che la forza che viene dallâAlto faccia crollare i muri di inganni e di menzogne, che nascondono agli occhi di tanti nostri fratelli e sorelle la natura perversa di comportamenti e di leggi ostili alla vita, e apra i loro cuori a propositi e intenti ispirati alla civiltĂ della vita e dellâamoreâ.
fonte: http://www.bastabugie.it
THE GUARDIAN NEL 2004 ha pubblicato un articolo che illustra come una compagnia cinese usi i feti abortiti per la fabbricazione di cosmetici.In generale, molte ricerche âmedicheâ sono state effettuate, e lo sono ancora oggi, sui bambini abortiti ancora in vita.Il dottor Lawrence Lawn del Dipartimento di Medicina Sperimentale di Cambridge negli anni â70 compiva esperimenti su bimbi vivi abortiti. La sua giustificazione è stata: âUsiamo semplicemente per il bene dellâumanitĂ qualcosa che è destinato allâinceneritore⌠non li avrei mai fatti su un bambino vivo. Questo non sarebbe giustoâ. Sempre in Inghilterra, la Langhman Street Clinic (specializzata in aborti) vendeva feti vivi tra la 18a e la 22a settimana al Middlesex Hospital. Philip Stanley, portavoce della Clinica, ha dichiarato: âLa posizione è chiara. Un feto deve avere 28 settimane di vita perchĂŠ sia riconosciuto legalmente come essere umano. Prima di questo momento equivale a spazzaturaâ.Le cliniche abortive rivendono a industrie farmaceutiche oppure ad istituti di ricerca i feti abortiti. CosĂŹ nel silenzio felpato di questi âluoghi di morteâ si è sviluppato un importante traffico che si stende su scala mondiale, e che nellâanno 2000 fruttava giĂ un miliardo di dollari americani.
CERTE CLINICHE CONSIGLIANO LA DONNA GRAVIDA DI RITARDARE LâABORTO.Fanno questo con lo scopo (non espresso) di ricevere bambini ben sviluppati, con organi funzionali, in perfette condizioni. Questi bambini di 18 settimane e piĂš vengono estratti tramite un taglio cesareo. Con questo sistema il medico abortitore è in grado di soddisfare le piĂš rigorose specificazioni dellâacquirente: lâindustria farmaceutica, cosmetica o ricercatori universitari. Il cliente, che pagherĂ il feto abortito tra i 70 e i 150 dollari lo riceverĂ col certificato che dice: estratto dal seno materno âin stato di vitaâ.Secondo la rivista Time Magazine, il commercio degli organi umani è una cruda realtĂ , ed in certi paesi i bambini della strada vengono catturati per alimentare le âbanche clandestine dâorgani umaniâ.Ecco alcuni esempi denunciati da giornalisti di come alcuni bambini abortiti sono stati sfruttati allo scopo di fornire organi umani.Certi vaccini contro lâinfluenza vengono prodotti utilizzando polmoni di bambini abortiti, in sostituzione di uova di anitra. Il 9 Gennaio 1980, la rivista Chemical Week ha rivelato che alcuni scienziati hanno tentato di produrre un vaccino contro il raffreddore. Per far questo avevano iniettato un virus di questa malattia nel dotto nasale di bambini non nati. Il 26 Luglio 1980, un giornale di Chicago, il Sun Time, ha riportato la notizia di esperienze fatte per verificare lâazione dei pesticidi sugli embrioni umani. Una ditta farmaceutica si è servita di 14 piccoli abortiti per provare lâefficacia di alcuni prodotti da utilizzare contro lâipertensione.
RENI DEI BAMBINI NON NATI SONO UTILIZZATI PER COLTIVARE VIRUS nelle ricerche sullâimmunologia e la biochimica. Gli intestini di bambini non nati sono utilizzati copiosamente nella preparazione del vaccino Salk, contro la Poliomielite.Il 17 marzo 1996, una domenica, la televisione francese ha diffuso in rete nazionale unâemissione intitolata: âGli embrioni u testa deve rimanere bloccata allâinterno dellâutero materno, la faccia in giĂš. Trovandosi in questa posizione il bambino non può gridare. Allora, mentre il bambino si agita disperatamente, il medico gli perfora il cranio presso la nuca, vi introduce un tubo e gli aspira il cervello. Un momento prima che il cranio sia vuotato del suo contenuto, il corpicino smette di agitarsi. Finito di succhiare, il medico tira fuori il corpicino e lo smembra. Separa le parti negoziabili, specialmente il cervello, e le confeziona non dimenticando di menzionare la garanzia: âIn stato di vitaâ.mani sono utilizzati nel mondoâ. Tra lâaltro, la rete nazionale ha divulgato una tecnica nuova chiamata ânascita parzialeâ. Il medico prepara il corpo del bambino in modo che si presenti con le gambe e non con la testa.
ANCORA OGGI BAMBINI ABORTITI SONO USATI COME CAVIE DI LABORATORIO.In particolare, per la preparazione di alcuni tipi di vaccino. Ă quanto riporta, nel 2005, la Pontificia Accademia per la Vita nella dichiarazione âRiflessioni morali circa i vaccini preparati a partire da cellule provenienti da feti umani abortitiâ: âDal punto di vista della prevenzione di malattie virali come la rosolia, la parotite, il morbillo, la varicella, lâepatite A, è chiaro che la messa a punto di vaccini efficaci contro tali malattie, e il loro impiego nella lotta contro queste infezioni fino alla loro eradicazione, mediante una immunizzazione obbligatoria di tutte le popolazioni interessate, rappresenta indubbiamente una âpietra miliareâ nella lotta secolare dellâuomo contro le malattie infettive e contagiose. Tuttavia, questi stessi vaccini, poichĂŠ sono preparati a partire dai virus raccolti nei tessuti di feti infettati e volontariamente abortiti, e successivamente attenuati e coltivati mediante ceppi di cellule umane ugualmente provenienti da aborti volontari, non mancano di porre importanti problemi eticiâ. La produzione prosegue, nonostante in molti casi esistano alternative moralmente lecite con cellule ottenute da linee animali. Certo è che vi è una coincidenza temporale tra la scoperta di tali vaccini a fine anni â60 â inizio anni â70 e la concomitante âesplosioneâ di leggi abortiste nei paesi cosiddetti âdemocraticiâ. Secondo le parole di Marshall McLuhan alla âmeccanicizzazione della morteâ e al âsonnambulismo collettivoâ di fronte a simili trattamenti della vita ricordiamo ciò che Giovanni Paolo II scrisse nellâEvangelium vitae (1995): âRitroviamo lâumiltĂ e il coraggio di pregare e digiunare, per ottenere che la forza che viene dallâAlto faccia crollare i muri di inganni e di menzogne, che nascondono agli occhi di tanti nostri fratelli e sorelle la natura perversa di comportamenti e di leggi ostili alla vita, e apra i loro cuori a propositi e intenti ispirati alla civiltĂ della vita e dellâamoreâ.
fonte: http://www.bastabugie.it









